La prima operazione chirurgica al mondo guidata dalla realtà aumentata si è conclusa con successo a Bologna. Una svolta importante per il futuro della sanità. Ed una conferma delle eccellenze presenti nel nostro territorio.
Questa tecnologia viene già utilizzata da tempo in ambito sanitario ma fino a questo momento non era mai stata utilizzata dentro la sala operatoria.
I chirurghi la utilizzavano principalmente in fase di preparazione dell’operazione, per visualizzare l’immagine tridimensionale dell’organo da operare, in modo da impostare al meglio l’intervento.
L’aspetto rivoluzionario è stato quello di utilizzare la realtà aumentata come supporto e guida durante il vero e proprio atto chirurgico nella sala operatoria. Una cosa ritenuta impossibile fino a poco tempo fa a causa dei limiti legati all’utilizzo dei visori attualmente in commercio. Il merito di questo successo è da attribuire al visore di nuova generazione “Vostars”. Il risultato degli studi e del lavoro di un team europeo coordinato dal nostro connazionale Vincenzo Ferrari, ingegnere biomedico al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
L’ostacolo che fino a questo momento aveva limitato l’utilizzo della realtà aumentata in sala operatoria era dovuto al fatto che nei visori di vecchia generazione la messa a fuoco degli oggetti virtuali rendeva sfocati, alla vista, quelli reali. Questo perché l’occhio li percepisce a distanze diverse.
Una cosa inaccettabile per un chirurgo che deve avere il pieno controllo di quello che sta succedendo al paziente.
Questa è stata la sfida portata avanti, con successo, dal team di Vostars. Grazie al loro impegno sono riusciti a creare un visore all’avanguardia che fosse di supporto durante l’operazione e al contempo lasciasse la maggior libertà possibile al medico.
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Ferrari durante la conferenza stampa in merito al lavoro che li ha portati a questo importante risultato:
“Per farlo abbiamo dovuto risolvere problemi molto complessi, che riguardano principalmente la coordinazione occhio-mano e la coerenza tra l’immagine reale e quella virtuale temporalmente, spazialmente ed in termini di messa a fuoco. E’ ovvio che se il chirurgo deve seguire una linea di taglio virtuale queste deve apparire nel posto giusto ed al momento giusto dell’intervento, ma ottenerlo non è banale. Inoltre, la guida virtuale ed il paziente devono poter essere messi a fuoco contemporaneamente per permettere al chirurgo di seguirla col bisturi”.
Per l’intervento chirurgico maxillo-facciale, eseguito presso il Policlinico Universitario S.Orsola di Bologna, era necessario resecare e riposizionare la mandibola di un paziente per ripristinare le funzionalità del morso.
L’aiuto del visore è stato fondamentale per eseguire il taglio della mascella con la massima precisione. Il dispositivo, infatti, ha consentito di visualizzare una linea tratteggiata in 3D direttamente sull’osso del paziente, mostrando il percorso da seguire con lo strumento chirurgico.
Un contributo importante che permette di accorciare i tempi necessari e contemporaneamente aumentare la precisione in sede operatoria.
La caratteristica innovativa di questo visore sta nella possibilità di diventare trasparente, permettendo così al chirurgo di avere una vista naturale del campo operatorio direttamente con i propri occhi. A seconda delle fasi dell’intervento il medico può decidere se utilizzare la guida virtuale mediata dalla videocamera “video see through” o quella naturale “optical see through”. Vostars è per l’appunto l’acronimo di “Video-Optical See-Through Augmented Reality System”
Questo è solo uno dei possibili utilizzi che la realtà aumentata offre. Una tecnologia che ha appena iniziato a mostrare le proprie potenzialità. Continua a seguirci per rimanere aggiornato sulle novità dal mondo della tecnologia e sulle eccellenze del nostro territorio.