La trasformazione digitale è in atto
Uno dei più grandi esperti mondiali di tecnologia, Alec Ross (ha ricoperto il ruolo di Coordinatore per il comitato Technology & Media Policy durante la campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008) ha affermato che nei prossimi quattro anni passeremo da 35 a 75 miliardi di dispositivi.
Stiamo introducendo codici informatici in settori economici storicamente non associati al digitale, come l’agricoltura, il settore alimentare, i trasporti, la moda e l’industria manifatturiera avanzata tipica dell’Italia oltre che al governo.
Le industrie che saranno maggiormente trasformate nei prossimi cinque anni, sono proprio alcune tra quelle che potremmo considerare tradizionali.
Un patrimonio da proteggere
I dati sono e saranno sempre più il patrimonio aziendale e, come tutte le cose di grande valore, devono essere custoditi e protetti in modo adeguato.
Le aziende si dovranno organizzare per prevenire eventuali falle con Penetration Test periodici e Vulnerability Assessment, scoprire in anticipo i propri punti deboli permette di adottare le opportune contromisure ma per quanti metodi, strumenti e sistemi si possano attivare per rendere sicuri i dati ci sarà sempre un margine di criticità.
Non si tratta solo di prevenire ma di adempiere ad un obbligo di legge
Ultimo ma non meno importante è un aspetto, che può facilmente sfuggire alle aziende italiane, che riguarda gli obblighi di legge imposti a chiunque abbia dati in forma digitale da gestire. In particolare le prescrizioni riguardano i dati personali e sensibili, entrambi molto frequenti e diffusi. L’attuale normativa sulla privacy l’art. 32 comma “c” del GDPR cita:
la capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico;
È possibile fare delle valutazioni sul termine “tempestivamente” ma si evince chiaramente che i sistemi ed i servizi messi in atto dovranno essere, per usare un termine particolarmente in voga in questo periodo, resilienti e disponibili, termini che nel linguaggio tecnico possono essere tradotti come: alta affidabilità e disaster recovery.
La soluzione ideale è Cloud Safe
Cloud Safe è la suite completa pensata per proteggere i dati di privati ed aziende. I nostri server sono tutti nell’Unione Europea e questo è un elemento che garantisce la sicurezza dei dati e la conformità alle leggi italiane ed europee in materia di privacy e trattamento dei dati. Le principali funzionalità che contribuiscono alla protezione sono:
- Backup
- Disaster recovery
- Condivisione dei file
Con Cloud Safe inoltre hai la flessibilità di cui hai bisogno. Lo spazio di backup si adatta alle tue esigenze, sei libero di estenderlo quando vuoi per non rischiare mai di perdere i tuoi file.
L’importanza del Disaster Recovery in ottica Business Continuity
Come precedentemente scritto, uno degli aspetti chiave per un’azienda è la capacità di mantenere l’esecuzione dei processi operativi anche sotto condizioni di crisi ed esposizione a minacce attive, questa attività viene chiamata Business Continuity.
Il Disaster Recovery si basa sulla replica dei dati e dell’elaborazione informatica in una posizione off-premise che non è interessata dall’evento disastroso e questo permette di limitare i disservizi derivanti dagli eventi dannosi.
Quando i server non funzionano a causa di una calamità naturale, un guasto dei dispositivi o un attacco che ha compromesso la sicurezza informatica, l’azienda deve recuperare i dati persi da una seconda posizione dove è disponibile il backup dei dati.
Con Cloud Safe puoi ripristinare da remoto l’attività della tua azienda o dei tuoi clienti in caso di blocco del sistema e, in caso di guasto hardware, potrai continuare a lavorare mentre ti occupi del ripristino.
I vantaggi correlati all’utilizzo di un sistema di Disaster Recovery sono:
- Risparmio sui costi: avere un piano contro gli eventi disastrosi permette alle aziende di risparmiare ingenti somme e può addirittura fare la differenza tra sopravvivere o soccombere a un evento disastroso, come un attacco hacker.
- Ripristino più rapido: le aziende che adottano un piano di Disaster Recovery possono tornare operative più rapidamente dopo un evento disastroso e addirittura continuare con le normali operazioni come se non fosse successo nulla.
GDPR e Cloud Safe
Quando si parla di servizi Cloud è importante considerare le problematiche relative al trasferimento dei dati. Spesso capita che i server siano collocati in paesi esteri e questo non garantisce la massima trasparenza nel trattamento dei dati, in particolare se i Data Center sono fuori dall’Unione Europea.
Il nostro servizio invece, come già anticipato, si basa su server presenti sul territorio europeo e quindi pienamente conformi al regolamento GDPR.